Antonio Rossetti, noto ai più come Holdenaccio, è un fumettista e illustratore tarantino classe ’90. Dopo non essersi mai laureato, si trasferisce a Torino dove lavora come grafico e illustratore per le sorpresine degli ovetti Kinder. Ha lavorato con La Stampa, Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, La Guarimba International Film Festival e collabora tutt’oggi con Il Corriere della Sera alla rubrica Futura. Membro fondatore del collettivo Sbucciaginocchi e dell’etichetta indipendente Melanzine autoproduzioni, vive e lavora accompagnato dalla costante ossessione per le melanzane.
Holdenaccio sarà ospite al BGeek 2019 grazie alla collaborazione con Spine Bookstore!
Conosciamo meglio Holdenaccio
Professione
Fumettista
L’ultima storia che hai pubblicato
“Umberto” (BAO Publishing 2019)
La storia che consiglieresti di leggere a chi vuole scoprire il tuo lavoro
Ne consiglio due: “Umberto” e “quaderni tarantini”
La storia di cui sei più orgoglioso
Sono orgoglioso di tutte le mie storie, non posso scegliere. Sarebbe come chiedere se voglio più bene alle melanzane o alla focaccia
Il fumetto che ti ha fatto pensare “ecco che cosa voglio fare nella vita”
“Bone” di Jeff Smith
I tre fumetti da che vorresti su un’isola deserta
“C’è un tesoro in ogni dove” di Bill Watterson, “Ritorno alla Terra” di Manu Larcenet e “Minivip&Supervip, il mistero del viavai” di Bozzetto e Pannacione.
La domanda che avresti sempre voluto fare a un artista che ammiri
A Bozzetto: vuoi essere mio amico?
La cosa più difficile che hai imparato creando storie
È tutto quanto un gioco, non esiste nulla di difficile quando si creano storie.
La storia su cui stai lavorando ora
L’ultimo capitolo dei “quaderni tarantini” e una storia tutta nuova, ma sono troppo superstizioso per cominciare a parlarne
Un consiglio a chi vuole cominciare
leggi, disegna, ridi e piangi tantissimo