Le opere di Sesbatiano Vilella saranno esposte dal 24 maggio al 13 giugno all’Officina degli Esordi di Bari

Nei primi anni ottanta, si fa promotore di diverse autoproduzioni, partecipa e vince un concorso per autori esordienti a Prato. Esordisce sulle pagine del magazine Eureka nel 1983 con Italo Grimaldi, un Commissario tra le due Guerre. Lavora poi per molte riviste illustrate e a fumetti, tra cui Reporter, Tempi Supplementari, Frigidaire, su cui pubblica il Miticoperaio. Successivamente collabora con Splatter, Mostri, l’Intrepido, ESP e per Blue realizza il ciclo di racconti Notturni e la commedia satirica a fumetti …di tanti nessuno!. Per le Edizioni Black Velvet realizza il volume “Tre toni di Nero” (2007). Per la NPE pubblica SpasMex, il Gioco delle Passioni (2008) Per le edizioni Voilier ha pubblicato la raccolta “Notturni” e ” Il MiticOperaio (2014). Per Rizzoli/Lizard è presente nel volume antologico dedicato a “Il meglio di Splatter”(2013). Per la Coconino press ha realizzato i romanzi grafici “Interno metafisico con biscotti“(2009) “Requiem per due c...” (2012) e “L’Armadio di Satie” (2016). Nel 2018 pubblica Spasmox – Torbido nella collana Weird Comics della casa editrice Weirdbook.
In ambito grafico e pittorico dal 1980 ad oggi ha all’attivo numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.

Conosciamo meglio Sebastiano Vilella
Professione
Illustratore, soggettista e sceneggiatore.
L’ultima storia che hai pubblicato
L’Armadio di Satie, Coconino Press, 2017
La storia che consiglieresti di leggere a chi vuole scoprire il tuo lavoro
C’è chi dice Interno Metafisico con Biscotti, Coconino Press, 2009.
La storia di cui sei più orgoglioso
Tutte e nessuna.
Il fumetto che ti ha fatto pensare “ecco che cosa voglio fare nella vita”
Forse Les Yeux du Chat di Moebius, che poi non è neanche un fumetto, ma è passato troppo tempo, non ne sono troppo sicuro.
I tre fumetti che vorresti portare su un’isola deserta
La mia isola è immaginifica come quella di Prospero, tre fumetti son troppo pochi.
La domanda che avresti sempre voluto fare a un artista che ammiri
Non avrei domande da fare, basterebbe continuare ad ammirare e studiare il suo lavoro.
La cosa più difficile che hai imparato creando storie
Non vedo niente di difficile se ho le idee chiare su ciò che sto realizzando, è tutto molto naturale.
La storia su cui stai lavorando ora
Ho appena ultimato una storia ispirata a Caspar David Friedrich, il noto paesaggista romantico. Raccolgo le idee per una nuova storia ricca di fascino e mistero.
Un consiglio a chi vuole cominciare
Non appassionarsi mai solo ai fumetti, ma cercare fonti di ispirazione ovunque, nella realtà e nell’immaginazione.Guardare le cose come sono e sperare che arrivino i segnali giusti per interpretarle, magari a fumetti.