Kanji no utsukushisa, la bellezza dei Kanji

Kanji no utsukushisa, la bellezza dei Kanji

I Kanji (漢字), vengono chiamati anche caratteri han, o sinogrammi, dato che hanno origine cinese. Nonostante siano stati da tempo implementati nel sistema di scrittura giapponese e vengano tutt’oggi utilizzati assieme ai sillabari hiragana e katakana, non sono appunto originari del Paese del Sol Levante.

Non è possibile stabilire un momento storico preciso che indichi quando i sinogrammi sono stati esportati, perché in effetti ciò non si è verificato in un momento unico ma in un ampio periodo di tempo, che ha visto l’alternarsi di numerose dinastie imperiali in Cina.

Proprio perché non sono autoctoni del Paese del Sol Levante, la maggior parte dei kanji possiede due tipi di letture: la lettura on, che deriva a livello fonetico dalla sua pronuncia cinese e la lettura kun, che è invece la lettura di origine giapponese attribuita allo stesso kanji al momento della sua inclusione nel sistema linguistico nipponico.

I kanji possono per di più avere più letture on, poiché non provengono tutti da un’unica area geografica ma anzi da zone differenti della Cina, e in zone diverse potevano esserci anche differenti modi di pronunciare un certo carattere. Analogamente, gli stessi caratteri furono importati in epoche diverse, dunque la loro pronuncia col trascorrere del tempo poteva essersi modificata.

I kanji non sono solo affascinanti per via della loro origine, ma possiedono un’eleganza intrinseca, hanno una resa grafica che talvolta richiama nelle forme ciò che stanno a significare e il loro aspetto complessivo è più della somma dei singoli tratti che li compongono.

In questo laboratorio tenuto da Satoko Yahata, insegnante madrelingua, scopriremo il significato di alcuni popolari kanji largamente impiegati nella scrittura giapponese, tanto da essere spesso presenti nei manga o sulle magliette, insieme a tante curiosità che li riguardano.Le attività di Mondo Japan sono tutte gratuite e sono organizzate da Momiji, Centro di Lingua e Cultura giapponese. Per garantirvi un posto a sedere conviene arrivare con qualche minuto di anticipo, ma in caso di esaurimento posti sarà possibile seguire la lezione anche in piedi.

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