In Occidente la fama di Isao Takahata, regista, sceneggiatore e produttore, è per tanti unicamente associata al nome del celebre studio di animazione che ha fondato nel 1985 assieme ai colleghi Hayao Miyazaki, Toshio Suzuki e Yasuyoshi Tokuma, lo Studio Ghibli.
Takahata però professionalmente non è nato con lo Studio Ghibli, ha esordito come allievo regista nella Toei Doga e durante la sua formazione ha subito molte influenze letterarie e cinematografiche che hanno contribuito a renderlo l’autore di opere ben note agli appassionati d’animazione.
Il cinema francese è stato al centro dei suoi interessi nel periodo degli studi, caratterizzati anche dalla profonda ammirazione per il poeta e sceneggiatore Jacques Prévert, che raggiunge l’acme quando questi collabora con l’animatore Paul Grimault. Proprio dal loro lavoro, e da quello di alcuni registi sovietici, Takahata trae ispirazione e spinta per inseguire il cambiamento.
In un momento storico in cui anche i canoni dell’animazione giapponese erano dettati dall’americana The Walt Disney Company, Takahata pensa a come superare l’impasse, a come realizzare produzioni di qualità che fossero rappresentative della sua personale idea di cinema d’animazione, atta a mettere in scena un realismo sin’ora assente di cui in tanti nell’ambiente iniziavano a sentirne il bisogno, e di fatto ci riesce.
Takahata, recentemente scomparso, è stato uno delle chiavi di volta dell’animazione mondiale, grazie alla realizzazione di opere indimenticabili del calibro di Una tomba per le lucciole, Heidi, Pioggia di ricordi, La storia della principessa splendente, e contribuendo alla produzione di titoli quali Nausicaä della Valle del vento e Laputa – Castello nel cielo, per merito del sodalizio artistico con l’amico Miyazaki.
In questo incontro, tenuto in Area Talk da Mary Scacco, esploreremo il percorso artistico di Takahata e la sua opera registica, per comprendere appieno il vento di cambiamento che è stato in grado di portare. Verrà inoltre presentata la recente pubblicazione di Mario Rumor dal titolo: “Un cuore grande così. Il cinema di animazione di Isao Takahata“.