L’autunno è ormai alle porte e con esso sono in arrivo tante novità sul grande schermo per gli appassionati di animazione giapponese, poiché finalmente sbarcano al cinema due lungometraggi molto attesi.
Probabilmente, se come me sei un appassionato di manga ed anime, ne potresti aver già sentito parlare o potresti aver persino già stretto tra le mani le versioni cartacee a cui si sono ispirati per i film. Magari potresti aver acquistato questi volumi proprio durante lo scorso BGeek, da uno dei tanti stand di fumetti.
Sapendo dell’imminente uscita di uno di questi titoli, durante l’estate ho recuperato i 7 tankōbon che compongono il manga, li ho letti quasi tutti d’un fiato, e non vedo l’ora di vedere come abbiano trasposto la storia e caratterizzato i personaggi. Hai già capito di che parlo da questi piccoli indizi?
Ma non sono in arrivo solo trasposizioni animate, il Paese del Sol Levante per questa stagione imminente ci riserva infatti anche degli interessanti documentari, che hanno due illustri protagonisti, ognuno dei quali a proprio modo ha lasciato una impronta indelebile nella cultura nipponica.
Cosa ci riserva allora questa stagione?
In questo Angolo di Mondo
In questo angolo di Mondo nasce dalla penna di Fumiyo Kōno sotto forma di romanzo e manga, col titolo originale di この世界の片隅に (Kono Sekai no katasumi ni) ed arriverà nelle nostre sale il 19 ed il 20 settembre distribuito da Nexo Digital, in collaborazione con Dynit.
Il film è diretto da Sunao Katabuchi ed è vincitore di numerosi riconoscimenti in Giappone ed all’estero; segue le vicende di Urano Suzu, una giovane sposa che dopo il matrimonio con Hojo Shūsaku nel 1944, lascia il luogo natio e si trasferisce nella città costiera di Kure, nella prefettura di Hiroshima, dove vive la famiglia d’origine del marito, ufficiale della marina. Sullo sfondo della seconda guerra mondiale e dei drammi che l’accompagnano, Suzu pur ottimista per natura dovrà affrontare le quotidiane difficoltà di un periodo denso di avvenimenti drammatici e costellato di tensioni emotive, privazioni materiali e perdite umane.
Hokusai
Protagonista del primo dei due documentari al cinema il 25, 26 e 27 settembre, è Katsushika Hokusai, più noto al grande pubblico semplicemente come Hokusai, uno dei più famosi pittori ed incisori dell’intera storia dell’arte giapponese, che con il suo ricco contributo l’ha rivoluzionata. Celebri sopra a tutte, le sue stampe in stile ukiyo-e, letteralmente “immagini del mondo fluttuante”. I suoi lavori furono di grande ispirazione per molti impressionisti e post-impressionisti europei.
In occasione della mostra di Londra a lui dedicata, verrà proiettato nei cinema italiani un film-evento, concepito come un viaggio attraverso la vita e le opere del pittore che fece innamorare Monet, Van Gogh e Picasso. A guidarci nella scoperta del pittore più celebre del Giappone ci saranno studiosi appassionati ed artisti che hanno subito la sua influenza, tra cui David Hockney e il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo aver approfondito la biografia del maestro, lo spettatore sarà condotto in una visita unica attraverso le sale della grande mostra del British Museum “Hokusai: beyond the Great Wave”. Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per la visione cinematografica. Controlla anche la-dieta-chetogenica.it per maggiori dettagli.
L’evento è stato con co-prodotto con NHK (Japan Broadcasting Corporation) con riprese in 8K e sarà distribuito nei cinema mondiali da Nexo Digital; racconterà l’arte di Hokusai attraverso incredibili dettagli rivelatori e svelerà aneddoti e curiosità sull’eccentrico pittore. L’arte sublime di Hokusai sarà approfondita anche attraverso l’abilità degli artigiani giapponesi che riproducono le xilografie ed i suoi dipinti su seta, mentre David Hockney renderà omaggio al lungo e intenso impegno di Hokusai, condividendo appieno la convinzione che i grandi artisti migliorano solo con l’età.
A Silent Voice
Il 24 e 25 ottobre grazie a Dynit farà il suo esordio sui grandi schermi del nostro paese A Silent Voice, titolo internazionale di 聲の形 (Koe no katachi), tratto dall’omonimo fumetto edito in Italia da Star Comics e vincitore in patria nel 2014 del Comic Natalie Grand Prix e nel 2015 del New Creator Prize, in occasione della diciannovesima edizione del Premio culturale Osamu Tezuka.
A Silent Voice è diretto da Naoko Yamada, una delle poche registe giapponesi nel mondo dell’animazione, e racconta il controverso rapporto tra Ishida Shōya, un vivace ragazzino perennemente annoiato e sempre alla ricerca di nuove sfide da vincere e nuovi limiti da superare, e Nishimiya Shōko, una bambina non udente, che si trasferisce nella stessa classe elementare di Ishida, divenendo vittima di bullismo da parte sua e degli altri compagni. Insulti e atteggiamenti derisori diventano così pressanti da costringere Shōko a lasciare la scuola, mentre la colpa di tutti gli atti compiuti contro di lei finiscono per ricadere sullo stesso Ishida, che poi subisce la medesima sorte, finendo isolato e diventando a sua volta oggetto di scherno. Anni dopo, quando ormai sono adolescenti, un incontro li riporta di nuovo faccia a faccia, e sarà all’origine del percorso di redenzione e crescita che intraprenderà Ishida, ora consapevole del dolore inflitto in passato e desideroso di porvi rimedio.
https://www.youtube.com/watch?v=uC_n1oElUiQ
Never-Ending Man
Nel 2013, in occasione della presentazione di Si alza il vento, 風立ちぬ (Kaze tachinu), durante la 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Hayao Miyazaki aveva annunciato tramite il presidente dello Studio Ghibli Koji Hashino, il suo ritiro dalle attività cinematografiche. A partire dall’annuncio del suo pensionamento il regista Kaku Arakawa, ha iniziato a seguire Miyazaki nelle sue attività quotidiane, per realizzare un documentario che l’avrebbe visto protagonista.
Arakawa racconta che in principio il maestro avrebbe più volte dichiarato di essere ormai “solo un vecchio pensionato”, ma che qualcosa nel corso delle riprese avrebbe fatto riaccendere in lui la scintilla. Pur essendosi ritirato, egli non aveva smesso di frequentare lo studio d’animazione, stava infatti lavorando al progetto di 毛虫のボロ (Kemushi no Boro), traducibile come Boro il bruco, nato come un cortometraggio da proiettare all’interno del Museo Ghibli di Mitaka. Insoddisfatto dal risultato, Miyazaki deciderà di rielaborarlo completamente per realizzarne un lungometraggio, scegliendo per la prima volta di avvalersi, grazie alla collaborazione di alcuni giovani artisti, delle tecniche della CGI (computer-generated imagery).
Never-Ending Man segue dunque la vita dell’anziano regista che a dispetto dell’annunciato ritiro, si lancia in una nuova ed impegnativa avventura, quella di mettere in scena il suo primo film con le innovative tecniche della CGI, mostrandoci la sua tenacia, il suo talento ed il suo essere infaticabile, nonostante l’età.
Il documentario sarà nei nostri cinema nell’unica data del 14 novembre.
Personalmente non intendo perdermi nessuna di queste proiezioni, e come me tanti appassionati di manga e anime della tribù BGeek. Non vedo l’ora di commentarle tutti insieme!
E tu andrai a vederle?
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